"Chiedi alla polvere", John Fante

Voto:

Non avevo mai sentito parlare di John Fante fino ad un anno fa, più o meno, quando mi venne consigliato questo libro; ultimamente la libreria era piena dei romanzi di quest'autore e così mi sono decisa a comprarlo. Mi sono chiesta il perchè la scoperta di quest'autore degli anni '30/'40 così tardiva, poi ho capito.
Il libro scorre velocissimo tant'è che l'ho letto in due giorni ma il protagonista, sarò sincera, mi è rimasto parecchio antipatico.
Di solito non leggo mai la prefazione dei libri prima della storia, se posso evito anche il riassunto...insomma, li inizio così, a scatola chiusa, per lasciare alla fantasia di dargli una più libera interpretazione. Solo alla fine del libro ho letto la prefazione, in questa edizione, di Alessandro Baricco e ho scoperto che, come la maggior parte dei libri di John Fante, è un' autobiografia. Il fatto che il protagonista non mi andasse a genio implica quindi che neanche lo scrittore mi stia molto simpatico. Tuttavia il libro è proprio bello, parte parlando di niente, molto ripetitivo nei primi capitoli per poi ingranare quando nella vita di Arturo Bandini, il protagonista, entra una ragazza della quale si innamora ma che allo stesso tempo odia.
John Fante, così come la sua "controfigura" nella storia, Arturo, è un italo-americano, lei è un'ispano-americana realmente incontrata che gli ha ispirato questa rivisitazione della loro storia.
Arturo Bandini, come l'autore, fa l'aspirante scrittore nell'america degli anni '30, figlio di immigrati italiani che risente, nonostante si affermi ateo, dell'influenza degli insegnamenti cattolici.
L'autore John Fante pubblicò questo libro nel 1939 ma venne poi dimenticato fino agli anni '70, quando, grazie a Charles Bukowski, suo grande ammiratore, fu riportato in vista e infine, solo dopo la sua morte (1983), vennero ristampate le sue opere e iniziò ad essere famoso.
Nel 2006 ne è stato tratto l'omonimo film con Colin Farrel, che io però non ho visto.
Vorrei aggiungere un'ultima impressione che ho avuto, non so perchè, forse per la scelta di parlare di se stesso attraverso un personaggio dal nome inventato, questo romanzo mi ha riportato alla mente un'idea di Pirandello...

Info:
Editore: Einaudi
Prezzo: 9,50 €
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Commenti

  1. ho letto anch'io questo libro e condivido in pieno il tuo parere. All'inizio è stato un pò noioso, tant'è ke mi sono detta "chi me lo fa fare di leggerlo" ma poi andando avanti mi è piaciuto molto forse per questa storia d'amore fatta di "tiri e molla". Comunque sono d'accordo con te che questo Arturo Bandini si rivela antipatico e forse se nn ci fosse stata questa storia d'amore il libro non sarebbe stato così bello. un saluto pulce

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  2. Cmq rispetto a come ne avevo sentito parlare in maniera positiva ne sono rimasta molto delusa...
    Grazie di essere passata e di aver lasciato un commento :)

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  3. la leggerezza degli amori non raggiunti da Bandini, i sogni e la poesia dell'uomo della strada si rivelano in questo libro

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  4. Sinceramente non ho trovato questa gran profondità in tutto ciò! Comunque grazie del commento: il mondo è bello perchè ognuno ha la sua opinione e ha diritto a renderla pubblica!

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  5. All'inizio era una noia mortale e volevo quasi lasciarlo. Alla fine la storia non è tanto male. Fante però poteva evitare certi ragionamenti tipo quello del fruttivendolo e risparmiare i dettagli di tutto quello che si mangiava, eh! :)

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