"Gli Orrori di Quetzalia", James Morrow


Voto:

La quarta di copertina:

Quetzalia, felice mondo dell'utopia. Tutti sono pacifici e pacifisti, la vita si svolge ordinata e senza scosse, la città è quieta e ben protetta da un fossato... Ma che cosa scorre, in realtà, in quel fossato? Come possono sfogarsi gli istinti più oscuri di un pianeta all'apparenza perfetto? Abbiamo l'ambiguo piacere di annunciarvi che le risposte sono di un orrore assoluto. Su Quetzalia l'amore non servirà a salvarvi, la tolleranza è una condanna senza appello e le metamorfosi che vi aspettano appartengono al peggiore dei vostri incubi. Ma sarete comunque costretti a subirle. Fino a divorare i vostri peggiori amici. Letteralmente.

Il giudizio:

Uno scrittore molto interessante questo James Morrow. "Gli orrori di Quetzalia" (traduzione non troppo riuscita dall'originale "The Wine of Violence") è il suo primo romanzo, scritto nel 1977 ma pubblicato negli USA nel 1981, una bella parabola sul pacifismo come scelta di vita. Diversi altri ne sono seguiti, molti sul tema di un agnosticismo curioso e ironico. Morrow non è il classico autore di fantascienza pubblicato da Urania, e infatti come dice lui stesso in alcune interviste non si sente tale. Lui "usa" il genere per raccontare storie universali, e non sfigurerebbe certo in più prestigiose collane mainstream. Quello che conta comunque è il suo buonissimo talento narrativo, il coinvolgimento che si prova sfogliando le pagine, la sensazione di soddisfazione e la voglia di leggerne di più quando si arriva alla fine. Insomma, approvato.

Info:
Edizioni: Mondadori (collana Urania)
Prezzo: € 3.90
In edicola

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