"La città e le stelle", Arthur Clarke


Voto:

Ecco che sto per scrivere la recensione di un libro di un autore che era vivo quando ho iniziato a leggere il libro ed è morto quando l'ho finito: Arthur C. Clarke (1917-2008).
Il libro parla della vita a Diaspar, una città di un futuro molto futuro, in cui gli abitanti non muoiono più ma vengono conservati fino al loro risveglio mantenendo le proprie conoscenze nella memoria di un sorprendente computer. La vita di queste persone si svolge all'interno delle mura di Diaspar in quanto una inspiegabile paura degli Invasori non gli permette di allontanarsi dai confini della città. Durante i millenni passati dalla fondazione della metropoli al momento in cui inizia lo svolgersi dei fatti solo una decina di persone era stata svegliata per la prima volta, ormai tutti hanno vissuto migliaia di vite a Diaspar, tutti tranne Alvin che è il temerario protagonista di questa storia: l'Unico.
Alvin infatti è la prima volta che nasce, ossia che viene svegliato dal lungo sonno, da quando è nata la città e non soffre della paura comune a tutti i suoi abitanti. Non ha paura infatti di spingersi fino alle mura di cinta di Diaspar e guardare oltre, chiedersi cosa ci sia, se davvero gli Invasori esistono e se sono gli unici rimasti sulla Terra o addirittura nella Galassia.
Grazie alla sua curiosità dettata dalla sua unicità e forse da un piano ben più grande, Alvin parte alla ricerca di un mondo sconosciuto e forse inesistente, aiutato da Khedron il Buffone, anch'egli un'anomalia di Diaspar.
Non voglio dire altro, per chi non lo avesse già letto.
Bel libro, ambientato in un futuro talmente lontano da sembrare quasi più un racconto di fantasy che non di fantascienza.

Info:
Editore: Mondadori
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