"Capitani della spiaggia", Jorge Amado

Voto:

E' il primo libro di Jorge Amado che leggo, ed è veramente un bel libro, per quanto la storia sia triste.
João Grande, Pedro Proiettile, il Professore, il Bella-Vita, il Gatto, il Gamba-Zoppa, il negretto Barandão, il Siccità e il Lecca-Lecca: questi sono i protagonisti di questa storia, bambini adolescenti che vivono per strada e sopravvivono grazie ai furti, dormendo in un magazzino abbandonato, senza genitori e senza nessuno che gli voglia bene e gli insegni cosa significa voler bene.
L'unica persona ad essergli vicino è un prete, José Pedro, che li aiuta nonostante debba andare contro ai principi della sua religione e della società dei benestanti.
I ragazzini si trovano a dover superare la peste nera, non tutti ce la fanno e in seguito all'epidemia raccolgono anche una ragazza, Dora, che ha perso la mamma per la malattia ed è rimasta sola col suo fratellino.
I ragazzi, avendo intorno una donna imparano cosa significa l'affetto di una madre che non hanno avuto e di una sorella, anche se all'inizio la vedono come oggetto sessuale, visto che sono abituati a "stendere le negrette nell'arenile"...
Insomma, è un libro stupendo, commovente ma allo stesso tempo allegro, per guardare da un altro punto di vista quelli che ci sembrano delinquenti ma in realtà sono solo dei bambini che si entusiasmano ancora ad andare sulla giostra dei cavalli, che hanno sogni che probabilmente non realizzaranno mai e che hanno voglia di affetto ma nessuno che sia disposto a darglielo incondizionatamente. Perchè la religione ci dice di amare il prossimo, però purtroppo ci sono tantssime persone che lo amano se e solo se è come lo vorrebbero: se si ama non si può cambiare chi si ha di fronte, altrimenti quello è un amore egoista.

Editore: Garzanti
Prezzo: 8,50 €
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